In tutta Italia, da nord a sud, queste frittelle, seppur preparate con diverse varianti secondo le regioni, sono considerate il dolce simbolo del Carnevale. Si preparano per ogni festa, per grandi e piccini e accompagnano le sfilate di carri e di maschere nei giorni che precedono il Mercoledì delle Ceneri.
Il periodo di Carnevale è un modo per ritornare bambini, allegri e spensierati, per giustificare allegria e stravaganze
Sciogliere in un bicchiere, il dado di lievito con poco latte tiepido. Versarlo in una capiente ciotola a un poco della nostra farina. Incorporare l'uovo leggermente sbattuto con una forchetta, lo zucchero ed il sale sempre girando con un cucchiaio nello stesso verso.
Aggiungere il restante latte tiepido (1/2 litro può essere troppo), poco per volta, amalgamare e unire la farina setacciata, sempre girando nello stesso verso. La pasta sarà pronta quando si staccherà dal cucchiaio. Coprirla con un canovaccio e lasciarla lievitare per circa due ore.
Quando la pasta sarà lievitata, mettere sul fuoco una padella dai bordi alti con abbondante olio di semi. A olio ben caldo, prendere con un cucchiaio un poco d'impasto e lasciarlo cadere accompagnandolo con il dito. Mettere poche frittelle nella padella perché cuocendo si gonfieranno e necessitano di spazio per girarsi.
Una volta cotte si lasciano scolare su carta assorbente, per togliere l’olio in eccesso, poi si passano nello zucchero semolato. Vanno mangiate calde ma sono buone anche fredde. A volte dopo aver unito la farina possono aggiungersi due manciate di uva passa rinvenuta in acqua tiepida e asciugata, lasciando inalterato ogni altro passaggio della ricetta.
Questa ricetta è stata gentilmente offerta da Clo.