La tiella consiste in una pizza a doppio strato con un ripieno che può essere rappresentato da ingredienti sia di mare, come polpi, calamaretti, baccalà, alici o sarde, che di terra, come verdure varie, ortaggi, cipolle. La ricetta che segue è quella forse più famosa e diffusa e vede protagonisti i polpi e le olive di Gaeta.
Redazione Centrale
Per la pasta: mischiare le farine, sciogliere nel centro il lievito con l’olio, un pizzico di sale e l’acqua tiepida che aggiungerete secondo esigenza impastando a mano fino ad avere un impasto morbido ed elastico.
Coprite con uno straccio e lasciate lievitare per circa un’ora fino quasi al doppio del volume iniziale. Stendetene poco più di metà in un disco di spessore non superiore ad un cm. e di diametro leggermente superiore alla teglia nella quale, cosparsa d’olio, l’adagerete coprendone il bordo.
Versate il ripieno abbondante e coprite con l’altra metà della pasta sigillandone il bordo con le dita in modo da dargli un aspetto ondulato, spennellate d’olio, punzecchiate con una forchetta ed infornate a 180- 200° per 30-40 minuti fino a che la superficie non sarà dorata.
Per il ripieno: andrebbe preparato il giorno precedente in modo da lasciarlo riposare ed insaporire. Versare i polpi in un tegame senz’acqua e senz’olio, lasciateli cuocere coperti per 30-40 minuti nella loro acqua. Lasciateli raffreddare sempre nella loro acqua, poi li scolate, li tagliate a pezzetti.
Nel frattempo mescolate i pomodorini tagliati con le olive, l’aglio, il prezzemolo, sale q.b. ed il mezzo bicchiere di vino. Dopo un’oretta mescolate tutto e scolate del liquido, versate nella teglia aggiungendovi olio e peperoncino, coprite con l’altra sfoglia e infornate.
La tiella va gustata tiepida o fredda con un buon bicchiere di vino, possibilmente in buona compagnia e davanti al panorama del Golfo. Ottima anche il giorno dopo, ma guai a riscaldarla!
E’ forse il piatto più famoso in Terra Gaetana ed il suo nome sembra prendere origine dal tegame tondo nel quale viene cotta, appunto “’a tiella”.